Il Guasha consiste nello sfregare la cure in modo energico al fine di produrre un arrossamento, petecchie o anche una soffusione emorragica. La prima descrizione di questa tecnica risale al XIII secolo d.C.
Gli strumenti usati per tale metodica si trovano in Cina di vari materiali: corno, plastica, osso, metallo, legno.
Le forme possono essere diverse, ma la caratteristica che le accomuna è il bordo arrotondato, così da non graffiare la pelle, con il quale si effettua il grattamento.
Alcuni Guasha sono ampi e servono per trattare zone più estese, come ad esempio il dorso; altri sono più ristretti e tendeggianti, per riuscire a trattare anche punti più precisi, quali i lati del naso.

